La Scuola Possibile: il Liceo del Lavoro di Cometa per i dispersi

Oltre ai percorsi di tipo ordinamentale, all’interno del sistema standard regionale di IeFP, Cometa eroga fin dal 2005 diversi percorsi per supportare ragazzi in situazione di disagio, in dispersione scolastica, minori stranieri non accompagnati, spesso raccolti sotto la denominazione di “Liceo del Lavoro”, un modello unico in Italia per le sue caratteristiche. Tale modello di formazione è cresciuto e si è consolidato come eccellenza formativa, anche grazie al contributo decisivo da parte della Fondazione San Zeno, partner di Cometa dal 2013 per i percorsi di contrasto alla dispersione scolastica.

VET For Inclusion And Identity Development: The Cometa Approach With Young Migrants

Cometa, located in Como, Italy, provides services to minors and young adults and is serving an increasing number of migrants. These young migrants are vulnerable due to their marginalization in areas such as language, cultural differences, and class status, and they face potential risks in not being able to find meaningful employment. This research proposal reports on findings from a qualitative study whose main objective was to examine students’ (who are migrants) and staff members’ growth and development through their involvement in a one-year long training course entitled the “Minimaster”. The Minimaster’s success relies on (1) a mix of training on professional subjects, e.g., enology, labour law, and Italian and English language literacy; (2) socio-emotional learning, e.g., communication skills, relationship building with local entrepreneurs; and (3) a combination of didactic methodology, e.g., strong work-based approach, as well as daily coaching and mentoring.
(Co-authors: Paolo Nardi and Terry L. Koenig, University of Kansas, for the ECER Conference 2019)

La Formazione Professionale per l’occupabilità: un esempio di eccellenza

Il progetto “Go! Giovani e occupazione, professionalità innovative nei settori chiave del comasco” è un progetto realizzato da Cometa Formazione tra aprile e dicembre 2018. Il convegno finale si è tenuto lo scorso 10 dicembre; qui gli atti.
L’intervento è stato sostenuto dall’Unione Europea nell’ambito del POR FSE Lombardia 2014/2020 – Asse III – Azione 10.4.1 nell’ambito del programma “Lombardia Plus – Anno 2018”: un’iniziativa di Regione Lombardia che sostiene azioni di formazione finalizzate all’inserimento lavorativo di disoccupati e target sensibili nei settori produttivi caratteristici del settore produttivo lombardo e che presentano le migliori prospettive di crescita e occupazionali.

Learning Enterprise in HVET: the case of Stenden Hotel

On May 16th, the monthly Cometa UNEVOC Centre Seminar hosted Thulani Xhali, CEO at Stenden Hotel. Stenden Hotel is one of the best practices in Europe in terms of School-Enterprise approach: it is a company including not only a hotel, but also a restaurant, cafeteria, catering service and providing event management and facilities. Students of the NHL Stenden University, enrolled at EQF5-7, play a role in different activities, from operational to strategical, according to their academic level. For every academic year, competences have been outlined and matched with the specific activities carried out in the several departments of the learning company. The main pillars of the pedagogical and organizational model, the pros and cons and the main challenges have been discussed during the seminar. The presentation given by Thulani Xhali has been streamed in cooperation with IATH Academy and EfVET. The video is available here. Slides are available on request (paolo.nardi@puntocometa.org)

Educare al growth mindset nella formazione professionale: il modello di Work-based Guidance di Cometa

Il mondo del lavoro come si configura attualmente pone delle enormi sfide al mondo dell’educazione. Un mondo in continua evoluzione (tecnologica, organizzativa, culturale…) richiede sempre più lo sviluppo personale di caratteristiche come flessibilità, capacità di adeguarsi a contesti differenti e soprattutto disponibilità all’apprendimento continuo. Per adeguarsi a tale condizione è indispensabile possedere un set di competenze composto da skill di base, skill tecnico-professionali in aggiunta a skill trasversali indispensabili per imparare con metodo, risolvere problemi inventando soluzioni insolite, collaborare con gli altri, comprendere e adeguarsi al contesto per poter introdurre cambiamento. Al di là di questo, ciò che serve è un soggetto che sia protagonista, consapevole di sé, in grado di affrontare i cambiamenti. Come si forma un soggetto del genere?

Cultura umanistica e Social Emotional Learning in Cometa

Si parla oggi spesso di Social Emotional Learning, (SEL), proponendo nuove formazioni per i docenti che possano renderli competenti su questi aspetti dell’esperienza che vanno dalla consapevolezza di sé all’autocontrollo, dalla coscienza sociale alle capacità relazionali, fino alla capacità di assumersi responsabilità (CASEL, 2019).
(Articolo a cura di Francesco Fornasieri e Letizia Ferri, pubblicato su bollettino ADAPT)

Graduate tracking and Alumni relations in VET schools

Since the Council Recommendation on Tracking Graduates (EC, Nov 2017), tracking procedures have become a key policy priority. The Recommendation is part of the New Skills Agenda for Europe and aims at improving the availability of qualitative and quantitative data on graduates from Vocational Education and Training (VET) and higher education programmes. It invites Member States to establish, by 2020, graduate tracking systems that include the collection of relevant administrative data from education, tax and social security databases; the development of longitudinal graduate surveys; and the possibility to link, on an anonymous basis, data from different sources to build a composite picture of graduate outcomes.

Inclusive Excellence in VET: towards Lifelong Employability

Inclusive Excellence is the distinctive element in Cometa learning approach, with highly positive results in terms of students job placement and personal development. These results have been recently awarded by UNESCO-UNEVOC which included Cometa in its international network. The official announcement, at the presence of the President of Lombardia, has been the trigger for an international conference on the future of VET organized by Cometa, EfVET, UNESCO-UNEVOC and VETNET (European network of researchers in VET).

L’accompagnamento al lavoro di giovani e adulti: la via per l’occupabilità

Nel corso dello European Business Summit 2016 a Bruxelles, Hans van der Loo, ex vicepresidente della Shell, ha evidenziato che il cambiamento in atto nel corso di questa epoca ha una portata tale da poter essere definito come l’inizio di una nuova “era”, l’Antropocene. Focalizzandosi sull’ambito dell’educazione, formazione e transizione al lavoro, van der Loo afferma: “Today we are educating our young for jobs that do not yet exist, in order to solve problem we are not yet even aware of. Only few seem to be aware of the exponential reality and we seem to think we can tackle 21st century challenges with 20th century education”. Il suo intervento è stato poi ripreso e ampliato dallo stesso van der Loo nel corso della terza edizione del Convegno “Cometa Social Innovation” del 5 maggio 2017: il cambiamento d’epoca in atto, infatti, segna inequivocabilmente la traiettoria di cambiamento del settore educativo, formativo e del lavoro.

(Articolo a cura di Paolo Nardi, Samuela Arnaboldi e Barbara Robbiani)

La creatività è una competenza?

Nella recente pubblicazione da parte di Fondazione Agnelli dal titolo Le competenze, Una mappa per orientarsi, si traccia una sintesi efficace del dibattito attuale sul tema, dentro il quale albergano molte tensioni e dicotomie che vorremmo provare a risolvere dal punto di vista di quella facoltà così prettamente umana che è la creatività. Nel dibattito attuale si trovano infatti spesso contrapposti i due paradigmi di apprendimento, quello impropriamente detto “trasmissivo” di conoscenze e abilità e quello detto appunto “per competenze”. Ci si accusa da un lato di rendere la scuola “solo” un ingresso al mondo del lavoro dimenticandosi del suo fondamentale compito di educare al pensiero critico attraverso la cultura. Dall’altro si accusa di immobilità, astrattezza, insignificanza e inutilità la scuola “tradizionale” fondata sui programmi e le verifiche. Il contributo di Fondazione Agnelli ha il merito di mostrare la parzialità e la riduzione insite in queste polarità schierate una contro l’altra: di competenze ante-litteram parlavano già menti che hanno rifondato l’idea di scuola nel ‘900 come John Dewey, o la nostra rivoluzionaria Maria Montessori; il concetto è stato anche alla base anche della “pedagogia degli obiettivi”, da Tyler a Mager, da Bloom a Guildford, fino al costruttivismo cognitivista e al sociocostruttivismo. La didattica per competenze ha, oltre a questa origine endogena, anche una origine esogena: il mondo del lavoro (che è il mondo adulto: non è uno degli obiettivi della scuola, insieme alla famiglia, contribuire a generare un adulto?) con le sue trasformazioni, le sue richieste, il suo “reclamare” persone che posseggano alcune doti fondamentali per poter dare il loro contributo.